“La manutenzione – dice Corbetta – è una tra le voci di costo più consistenti nella gestione del patrimonio stradale ed è spesso legata alla necessità di continui interventi “riparatori” sul manto stradale, che non risolvono i problemi strutturali ma consentono solo di ripristinare la viabilità fino al momento in cui sarà necessario un nuovo intervento”.

Per il Direttore Generale di Ecopneus, quando le risorse economiche sono limitate è necessaria un’attenta progettazione e pianificazione degli investimenti. “I bitumi modificati hanno una durata che arriva anche a 3 volte quella di un asfalto convenzionale e inoltre resistono meglio al formarsi di crepe e buche di ogni tipo”.

Gli asfalti modificati con polverino di gomma sono dunque una concreta soluzione tecnologica per la nostra rete viaria, ma che ancora stenta a decollare. Un investimento per il futuro e la qualità della vita e sicurezza degli automobilisti e di tutti i cittadini, che in Europa vede in prima fila Spagna e Portogallo.

Lungo la strada dell’economia circolare ha preso inoltre il via in Italia il Progetto Life Nereide che, spiega Corbetta “punta a realizzare asfalti estremamente durevoli, performanti e silenziosi grazie all’uso intelligente di materiali riciclati come polverino di gomma da PFU e fresato d’asfalto. La strada di domani sarà quindi più resistente e performante delle attuali, sarà realizzata con materiali riciclati, ridurrà i disturbi connessi all’eccessivo rumore e consentirà inoltre di ridurre l’inquinamento ambientale nei cantieri di costruzione. Un ottimo e concreto esempio di economia circolare, 100% made in Italy”.

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