di Francesca Gambarini – Nel futuro (e nel presente) di strade e autostrade ci sono asfalti più sicuri, silenziosi, durevoli. E che aiutano l’ambiente, perché rientrano in quel circolo virtuoso che si chiama economia circolare, che spinge a oltrepassare il concetto di “fine vita” dei prodotti per riciclarli verso nuovi uso. “In quest’ottica gli asfalti modificati rappresentano sicuramente uno dei mercati più interessanti, per il loro potenziale sviluppo su larga scala e per i vantaggi che portano per automobilisti, cittadini e amministrazioni pubbliche – dice Giovanni Corbetta, Direttore Generale di Ecopneus, società senza scopo di lucro tra i principali responsabili della gestione dei Pneumatici Fuori Uso in Italia, con in media 250mila tonnellate di PFU rintracciati, raccolti e recuperati ogni anno.

Proprio le politiche del GPP, (gli Acquisti “verdi” della Pubblica Amministrazione chiesti dalla Commissione Europea per la salvaguardia dell’ambiente, ndr) possono giocare un ruolo chiave per stimolare gli investimenti nel settore”. Gli asfalti di cui parla Corbetta si ottengono aggiungendo polverino di gomma riciclata da PFU al bitume: la miscela può durare fino a 3 volte di più di quella tradizionale e riduce il rumore del transito dei veicoli anche di 7 decibel. In Italia abbiamo 400 km di strade realizzate con questi materiali, ma l’adozione su larga scala non decolla.

Eppure anche l’Europa ha emanato una direttiva per imporre ai Paese membri di intervenire, dato che circa un quinto della popolazione del Vecchio Continente è esposta a livelli di rumore eccessivo. Gli asfalti sostenibili sono anche al centro del Progetto europeo LIFE-Nereide, guidato dal Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dell’Università di Pisa e di cui Ecopneus è partner, che prevede la realizzazione di nuove pavimentazioni grazie a 24mila chili di gomma riciclata. Saranno inoltre prodotte e posate con tecnologie "tiepido", consentendo una riduzione dei VOC del bitume (acronimo inglese di Composti Organici Volatili) e delle emissioni complessive del cantiere. Dalla gomma riciclata all’aria più pulita.