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Aironi all’interno dell’Oasi dei Variconi, alla foce del fiume Volturno in Campania. E’ questa la foto vincitrice del contest fotografico “RiScatta la Terra dei fuochi”, il contest fotografico di Ecopneus che ha premiato lo scatto più bello effettuato nel territorio campano con un intervento di riqualificazione di un’area a scelta con la gomma da riciclo dei Pneumatici Fuori Uso. L’iniziativa rientra nelle attività di informazione e sensibilizzazione legate al “Protocollo per il prelievo dei Pneumatici Fuori Uso abbandonati nella Terra dei fuochi”, firmato da Ministero dell’Ambiente, Incaricato del Governo per i roghi di rifiuti in Campania, Prefetture e Comuni di Napoli e Caserta ed Ecopneus.

Aperto ai cittadini e alle scuole, in due diversi concorsi fotografici, il primo premio è andato a Vincenzo Borzacchiello con una fotografia raffigurante gli aironi all’interno dell’Oasi dei Variconi, alla foce del fiume Volturno. Grazie alla sua fotografia il Comune di Sant’Antimo (Na) riceverà in dono la riqualificazione di un’area giochi per bambini nella Villetta Cavour di via Roma. Per le scuole, invece, il concorso “Terra dei fuochi, terra di bellezza”, realizzato in collaborazione con Legambiente, ad aggiudicarsi il primo premio è stato l’I.C. 88° Eduardo De Filippo di Napoli che riceverà in dono il rifacimento del proprio impianto sportivo scolastico. Alla seconda e terza classificata, l’I.C. M. Beneventano di Ottaviano (NA) e l’I.C. Giovanni XXIII – Aliotta di Napoli, andranno pavimentazioni, panchine e arredi, realizzati sempre con la gomma da riciclo.

Sono state circa 100 le fotografie arrivate per il contest fotografico rivolto ai cittadini “RiScatta la Terra dei fuochi” e oltre 350 quelle per il concorso rivolto invece alle scuole, che hanno ricevuto complessivamente quasi 7.000 voti attraverso il sito www.ioscelgolastradagiusta.it.

“Per il rilancio ambientale delle province di Napoli e Caserta – afferma il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti – il governo ha messo in campo uno sforzo congiunto, con risorse nuove e una seria programmazione fondata sulla certezza scientifica. Questo non basterà senza un profondo lavoro culturale, anche di rilancio d’immagine per quelle terre troppe volte oggetto di generalizzazioni. Serve allora guardare all’esempio positivo del riciclo degli pneumatici: di chi sa trasformare una gomma che rischia di diventare un rogo pericoloso in un terreno da parco giochi. La grande rivoluzione culturale per la Campania e per il resto del Paese parte dai giovani: l’esempio oggi è la sensibilità dei ragazzi campani partecipanti al concorso, che scattando un’istantanea del presente, fotografano quel futuro senza inquinamento di cui dovranno essere attori protagonisti”.

Per l’Incaricato del Governo per il contrasto dei roghi in Campania, Donato Cafagna “è giusto mettere in evidenza la bellezza della natura, delle città e delle opere degli uomini di questo territorio, dopo anni in cui si è parlato solo del brutto. Ciò non significa voltare le spalle di fronte ai tanti problemi che ci impegnano ogni giorno, ancora, con le istituzioni e i cittadini-osservatori civici che mi affiancano, nella lotta contro l’inciviltà e l’illegalità dei roghi, degli sversamenti abusivi, dell’inquinamento dell’ambiente. In Campania abbiamo dovuto costruire un percorso che recuperasse strumenti e opportunità –  come il protocollo per gli pneumatici abbandonati – in forte raccordo con le Forze dell’ordine, l’Esercito, i Vigili del fuoco, le Procure, la Regione Campania, gli Enti locali. Il fenomeno dello smaltimento abusivo è stato contrastato. I roghi sono dimezzati in provincia di Napoli e ancor più ridotti in provincia di Caserta.

“Ma è proprio ora – prosegue Cafagna – che inizia il momento più difficile! Il Ri-Scatto della Terra dei Fuochi passa infatti anche attraverso il lavoro di educazione alla legalità e al rispetto dell’ambiente nei confronti della parte di popolazione più resistente al cambiamento, degli operatori economici border-line, di quegli amministratori locali che continuano ad essere miopi e dei funzionari, che si trincerano dietro formule burocratiche di comodo. Passa inoltre dalla definizione del programma di interventi, previsto dalla legge sulla Terra dei Fuochi, che rende stabile e organizza sotto la regia del Governo e della Regione Campania, il modello operativo a salvaguardia del territorio e dell’ambiente, che in questi anni si è andato sempre più radicando e che potrebbe essere di riferimento per altre realtà che affrontano criticità ambientali non dissimili”.

“Grazie al Protocollo siamo potuti intervenire finora in 24 Comuni diversi tra le Province di Napoli e Caserta, dimostrando che è possibile intervenire fattivamente e concretamente anche sulle criticità ambientali del territorio” ha dichiarato Giovanni Corbetta, Direttore Generale di Ecopneus – . “L’augurio è che gli incoraggianti risultati fin qui ottenuti possano contribuire a sensibilizzare la cittadinanza e ad arginare gli abbandoni di pneumatici. Anche per questo speriamo che sempre più Comuni aderiscano al Protocollo, per poter usufruire senza alcun costo degli interventi di rimozione dei pneumatici abbandonati sul proprio territorio”.

Dal 2013 ad oggi il “Protocollo per il prelievo dei Pneumatici Fuori Uso abbandonati nella Terra dei fuochi” ha già permesso di rimuovere dalle strade di oltre 20 Comuni della Terra dei fuochi l’equivalente in peso di circa 1.000.000 di pneumatici da autovettura, scongiurando ogni rischio che venissero incendiati e trasformandoli invece in gomma riciclata per tante applicazioni nello sport, nell’edilizia, nelle infrastrutture, come energia e molto altro ancora.

La scelta di accompagnare le attività di prelievo con uno sforzo di informazione e sensibilizzazione si lega all’obiettivo di intervenire con un recupero immediato, ma anche costruire risultati duraturi, che possano aiutare anche le giovani generazioni a maturare scelte responsabili e di legalità per il loro futuro.