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Ricerca scientifica, benessere dell’animale e sostenibilità ambientale. Sono questi gli ingredienti che hanno portato ad Orvieto un’innovativa superficie equestre interamente realizzata con la gomma riciclata dei Pneumatici Fuori Uso-PFU, inaugurata lo scorso 9 giugno. Un’innovazione già sperimentata in un centro equestre vicino Nantes, in Francia, e che è stata poi adattata al contesto italiano per questa “prima volta” nel nostro Paese. Un intervento possibile grazie alla partnership tra Ecopneus e UISP l’Unione Italiana Sport Per tutti, per stimolare nuovi ambiti di applicazione della gomma riciclata nel settore equestre.

Nel campo di lavoro esterno del centro ippico Happy Horse di Orvieto, la sabbia normalmente utilizzata in questi contesti è stata sostituita con oltre 30.000 kg di granulo di gomma riciclata “nobilitato”, ossia rivestito di un pigmento acrilico colorato, in questo caso color marrone, che garantisce una maggior durata del materiale e lo preserva dagli agenti atmosferici. Sotto lo strato di granuli di gomma anche un sottofondo di circa 2.500 piastre, che portano il totale di gomma riciclata impiegata nel centro a oltre 80.000 kg, una mole equivalente al peso di circa 12.000 pneumatici per autovettura. La gomma riciclata è stata fornita da due aziende partner di Ecopneus per la frantumazione dei PFU, la Steca di Monte Urano (FM) e la Tritogom di Cherasco (CN).

Sul campo di Orvieto, realizzato dall'azienda Promix, un’equipe di ricercatori del Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Perugia, guidati dal Prof. Francesco Porciello, condurrà uno specifico progetto di ricerca volto a confermare i benefici già emersi nello studio condotto sul campo di Nantes. Per Giovanni Corbetta Direttore Generale di Ecopneus “L’intervento a Orvieto sintetizza il nostro approccio allo sviluppo dei mercati delle applicazioni della gomma riciclata da PFU. Il nostro obiettivo è quello di consolidare quelle applicazioni in cui la gomma riciclata può rappresentare un vero e proprio elemento di svolta rispetto altri materiali analoghi”.