Reimpiegare su scala industriale la fibra tessile proveniente dal recupero dei Pneumatici Fuori Uso. Con questo obiettivo è nato il progetto di ricerca europeo “Refibre – LIFE” che intende portare ad applicazione industriale il riuso della tela proveniente dal recupero dei PFU per la produzione di asfalti rinforzati e compound elastici.

A presentarlo a Chieti durante il workshop “Gestione e manutenzione delle strade e utilizzo di sottoprodotti da riciclo di PFU: polverino di gomma e fibre della tela”, è stato proprio il coordinatore del progetto, l’azienda Steca, specializzata nella frantumazione e granulazione dei Pneumatici Fuori Uso che ne ha illustrato le specifiche finalità.

Dal recupero di materiali da PFU si ottengono gomma elastomerica in granuli, acciaio armonico e fibra tessile costituita in prevalenza da nylon, rayon e tanti altri materiali. Ma mentre i granuli di gomma e l'acciaio armonico vengono reimpiegati in molteplici applicazioni, la fibra tessile – che rappresenta circa il 10% in peso del PFU – una volta separata dalla componente in gomma e da quella in acciaio, viene avviata per lo più a recupero energetico, perché non ci sono ancora applicazioni in grado di valorizzare industrialmente ed economicamente questa materia prima seconda.

Tra gli obiettivi del progetto, quindi, c’è quello di ridurre la quantità di rifiuto che, attualmente, viene avviato a recupero energetico e di produrre materiali addizionati con tela da PFU, aventi caratteristiche tecniche superiori a quelle attuali, valorizzando commercialmente la tela recuperata e rendendo questa attività replicabile per i suoi vantaggi negli altri paesi UE.

Il progetto “Refibre-Life” costituisce la naturale evoluzione di un’attività di R&S svolta da Steca SpA con altri partner e diversi accademici, che ha esplorato molteplici percorsi di possibile riuso della tela da PFU, dai quali sono emersi due applicazioni particolarmente interessanti:

  • Conglomerati bituminosi di base: la tela opportunamente dosata nel conglomerato bituminoso di base (binder), conferisce alla pavimentazione stradale una maggiore resistenza a fatica; ciò permette di allungare notevolmente la vita media della pavimentazione;
  • Compound: la tela, combinata in proporzioni opportune con altre materie plastiche (es. polipropilene e simili), conferisce al compound così ottenuto un notevole incremento della resistenza all’urto, senza che si modifichino in maniera apprezzabile le altre caratteristiche meccaniche; questo rende il compound adatto alla produzione di carter di ogni tipo, componenti sotto cofano per automotive e prodotti analoghi.

Le prossime azioni previste sono, dunque, quelle di trattare la tela in uscita dall’impianto di granulazione di PFU per renderla compatibile con le successive fasi di lavorazione, verificarne la lavorabilità e l’ottimizzazione delle miscele in relazione alle successive lavorazioni per poi verificare sul campo i miglioramenti fisico/meccanici del prodotto finito.