News – In evidenza

Il numero di giugno di MT – Rivista Italiana del Movimento Terra, dedica la sezione normative ad Ecopneus e al Protocollo d’intesa firmato a Perugia lo scorso 23 aprile.

Nuovo appuntamento per le delegazioni di 182 paesi per discutere un piano attuativo da mettere in pratica dopo le strategie concordate al Cop15 di Copenhagen dello scorso dicembre.

Il numero 4 di Aprile di UNI, l’ente Nazionale per l’Unificazione, affronta un viaggio all’interno della legislazione europea e italiana sui rifiuti, ponendo l’accento sul trattamento dei Pneumatici Fuori Uso.

Alessandro d’Este è il nuovo presidente di Ecopneus. Attualmente ricopre le cariche di CEO e Senior Vice Presidente Supply Chain di Pirelli Tyre. Ha precedentemente ricoperto ruoli in posizioni di direzione generale in multinazionali di largo consumo.

I sindaci di 500 città  europee si impegnano a ridurre del 20% entro il 2020 le emissioni di CO2. Il pronunciamento ufficiale è avvenuto nel Parlamento Europeo di fronte al presidente della Commissione Barroso e al Presidente Ue di turno, Zapatero.

In attesa del Decreto Ministeriale che darà  il via ad un sistema nazionale integrato per la gestione dei Pneumatici Fuori Uso (PFU), Ecopneus e i principali operatori del settore scelgono di condividere importanti principi per tutelare l’ambiente.

La Commissione Europea ha pubblicato un manuale a sostegno dei decisori della pubblica amministrazione e delle imprese per favorire l’identificazione di sistemi e procedure per la valutazione dell’impatto ambientale dei prodotti.

Dal primo Marzo 2010 Ecopneus ha cambiato sede. Potete trovare Ecopneus presso il nuovo ufficio in Via Messina 38 a Milano.

Entro l’estate dovrebbe essere recepita con un ddl la nuova direttiva europea sui rifiuti. Lo ha affermato Luigi Pelaggi, capo della segreteria tecnica del ministero dell’Ambiente, durante una conferenza su ‘Ambiente, energia e sviluppo’.

Riprendono ad aprile a Bonn i negoziati “formali” della Convenzione sui cambiamenti climatici sotto l’egida dell’Onu. Sinora sono 40 i Paesi sviluppati che hanno presentato le informazioni sugli obiettivi di riduzione delle emissioni al 2020