Una storia a lieto fine che unisce salvaguardia dell’ambientetutela della salute dei cittadini e rispetto della legalità. È quella del sito industriale della ex-Ecogomma a Castelletto di Branduzzo in Provincia di Pavia, dove per 15 anni sono state abbandonate oltre 37.000 tonnellate di Pneumatici Fuori Uso a causa del fallimento della società che avrebbe dovuto riciclarli.

Una situazione che sembrava non avere soluzione dato l’enorme quantitativo di pneumatici e i costi necessari per provvedere alla loro rimozione, stimati in diversi milioni di euro.

La svolta del 2013

I lavori sono partiti nel luglio 2013 con l’accordo tra Comune, Prefettura di Pavia ed Ecopneus e in circa 1.100 giorni lavorativi e con 1.600 viaggi di automezzi l’area è stata completamente svuotata lo scorso inverno. I Pneumatici Fuori Uso prelevati sono stati recuperati come materia e, quando non possibile questa opzione, come energia.

Se avessimo messo in fila le oltre 37.000 tonnellate di PFU rimosse a Castelletto di Branduzzo, equivalenti al peso di 4 Torre Eiffel, avremmo formato una “striscia” di 2.100 km, lunga due volte la distanza tra Pavia e Berlino.

Finito l'incubo delle 40.000 tonnellate di pneumatici abbandonate a Castelletto di Branduzzo, vicino Pavia

Lo scenario

Tra i vari soggetti responsabili della gestione dei PFU in Italia Ecopneus è l’unico che ha profuso un così profondo impegno nel recupero dei siti come la ex-Ecogomma, chiamati formalmente “stock storici”: dal 2012 ad oggi Ecopneus è intervenuta in 12 stock storici diversi in tutta Italia, rimuovendo finora oltre 73.000 tonnellate di PFU, pari in peso a circa 7 milioni di singoli pneumatici da auto, un volume capace di riempire oltre 80 piscine olimpioniche.

Grazie al lavoro di Ecopneus, gli stock storici di grandi dimensioni in Italia sono stati sostanzialmente tutti svuotati.

Da oggi anche gli abitanti di Castelletto di Branduzzo e di tutta l’area padana possono dormire sonni più tranquilli, l’incubo della ex-Ecogomma è finito una volta per tutte.