Gli asfalti modificati in Italia
Aggiungendo polverino di gomma da riciclo dei Pneumatici Fuori Uso. al bitume per asfalti si ottiene una pavimentazione stradale dalleprestazioni meccaniche migliori rispetto ai bitumi convenzionali e in grado inoltre di ridurre il rumore generato dal passaggio dei veicoli.
In Italia l’utilizzo di questa tecnologia si è consolidata nel tempo, grazie anche al costante impegno di Ecopneus, da un lato con il supporto in nuovi interventi e campagne di monitoraggio, dall’altro nel sensibilizzare e diffondere informazioni tecniche e dati scientifici su questa importante applicazione della gomma da riciclo.
Ad oggi sono stati realizzati nel nostro Paese oltre 680 km/corsia di strade con asfalto modificato con gomma riciclata da PFU: Emilia Romagna, Toscana, Piemonte, Trentino Alto Adige sono le regioni con le esperienze più significative.
I vantaggi degli asfalti modificati con polverino di gomma riciclata sono:
- riduzione della rumorosità generata dal pneumatico nel contatto con la strada e in alcune tipologie di asfalto, anche dal veicolo più in generale;
- lunga durata della pavimentazione ed eccezionale resistenza all’invecchiamento, con esperienze internazionali che attestano durate fino a tre volte superiori rispetto ad un asfalto tradizionale;
- maggiore resistenza della superficie al formarsi di fessurazioni e crepe di ogni tipo, da cui consegue il contenimento degli interventi di manutenzione, con riduzione degli inconvenienti derivanti dai cantieri stradali e dei relativi costi;
- maggiore sicurezza, grazie all’ottimale aderenza, al drenaggio dell’acqua con drastica riduzione dell’effetto splash and spray in caso di pioggia ed al miglioramento della visibilità.La maggiore resistenza al formarsi di buche e la conseguente minore presenza di cantieri stradali aumenta il comfort per i cittadini e riduce incidenti e rumorosità.
I quaderni tecnici sugli asfalti modificati
Ecopneus si è fatta promotrice, in collaborazione con Università e centri di ricerca, di una collana di dossier tecnici in cui vengono affrontati in modo scientifico aspetti tecnici, case history, formulazioni e prestazioni delle diverse tipologie di asfalto modificato. L’obiettivo è quello di favorire la circolazione di informazioni e aggiornamenti tecnici tra tutti i soggetti della filiera italiana dell’asfalto, che possa portare ad un’estensione su larga scala di questa valida soluzione per le nostre strade. Scaricali tutti!
08. Prestazioni acustiche degli asfalti modificati in scenari urbani
13. Guida per la produzione di bitumi con polverino di gomma da PFU
16. La Variante Canali di Reggio Emilia: una strada green
17: Strati di usura con polverino da PFU per la viabilità urbana
La riduzione del rumore
Uno dei vantaggi principali degli asfalti modificati è dunque la loro silenziosità. Progettando opportunamente le miscele bituminose è possibile ottenere un asfalto in grado di ridurre il rumore generato dal passaggio dei veicoli in transito fino a 7dB: un valore che corrisponde al dimezzamento dell’energia sonora percepita dall’orecchio umano. Un aspetto non secondario, dato che 1/5 della popolazione UE è esposta a livelli di rumore eccessivo e secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità l’inquinamento acustico causa oltre 10.000 morti premature l’anno in Europa.
Il nostro Paese è inoltre sotto procedura di infrazione dalla Commissione Europea per non aver fatto abbastanza nelle azioni di prevenzione e contrasto ai livelli eccessivi di rumore: un’ulteriore motivo per dare impulso alla diffusione di questa valida tecnologia, specialmente in ambito urbano.
Una vita utile più lunga
La maggiore durata degli asfalti modificati è stata confermata anche in Italia dai test condotti sulla Variante Canali di Reggio Emilia, importante snodo della viabilità Reggiana realizzato con bitumi modificati con polverino di gomma, tra i primi realizzati in Italia: dopo 6 anni dalla realizzazione, la pavimentazione presentava una struttura ancora perfetta nonostante il quasi dimezzamento dello spessore della pavimentazione rispetto al progetto iniziale senza la necessità di interventi manutentivi di alcun genere (grazie alle maggiori prestazioni possibili con l’aggiunta di gomma è stato possibile ridurre lo spessore complessivo da 25 a 15 cm, con notevole risparmio di materiali, energia, tempo e risorse). Le analisi effettuate per accertarne lo stato di servizio, hanno previsto ulteriori 18 anni di vita utile senza interventi significativi.
Grazie poi all’utilizzo di materie prime seconde, dal polverino di gomma al fresato del vecchio asfalto, è stato possibile evitare l’emissione di 40 tonnellate di CO2 e ridurre i consumi energetici di 70.000 kWh, pur essendo una tratta di soli 3 chilometri; un risparmio equivalente ai consumi mensili di 300 famiglie di Reggio Emilia.
Il progetto LIFE NEREIDE
Realizzare asfalti estremamente durevoli, performanti e “silenziosi” con l’uso intelligente di materiali riciclati come polverino di gomma da PFU e fresato di asfalto è l’obiettivo del Progetto LIFE NEREIDE, guidato dal Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dell’Università di Pisa in collaborazione con Ecopneus, il Centro di ricerca belga BRRC, l’Istituto di Acustica e Sensoristica “Orso Mario Corbino”, la Regione Toscana e Arpat, Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana.
All’interno del progetto saranno realizzati almeno 4.000 m di nuove pavimentazioni sperimentali con 12 differenti miscele di conglomerato bituminoso per strati di usura a bassa emissione sonora.
Saranno complessivamente utilizzati oltre 24.000 kg di gomma riciclata e il 30-50% di asfalto riciclato. Le pavimentazioni saranno prodotte e posate con tecnologia “warm”, ossia a temperature inferiori di 30-40° C rispetto ai tradizionali asfalti modificati con gomma riciclata da PFU, abbassando anche del 30% l’emissione di vapori di Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA).
È prevista una riduzione dell’inquinamento acustico urbano di almeno 5dB e un aumento dell’attrito del 20%, migliorando inoltre anche la sicurezza stradale.