Dall’8 all’11 novembre Ecopneus porta a Ecomondo l’impegno per lo sviluppo dell’economia circolare degli Pneumatici Fuori Uso e i nuovi scenari futuri del riciclo: dallo sviluppo dei settori di impiego della gomma riciclata, alle potenzialità in ambito urbano, fino alle nuove frontiere di recupero industriale di materia.

Dall’8 all’11 novembre, Ecopneus sarà ad Ecomondo, l’evento di riferimento in Europa per l’innovazione industriale e tecnologica dell’economia circolare, per portare la propria esperienza nella gestione dei PFU-Pneumatici Fuori Uso e fare il punto sulle opportunità per lo sviluppo del settore del riciclo dei PFU per promuovere la circular economy come modello di riferimento nella sfida della transizione ecologica.

Ecopneus sarà presente a Rimini Fiera con un’area espositiva nella Hall Sud, stand 32 dedicata al riciclo degli Pneumatici Fuori Uso, un settore sempre più centrale per lo sviluppo dell’economia circolare del Paese. Grazie al riciclo dei PFU si ottiene infatti preziosa gomma riciclata che se inserita in un percorso virtuoso di recupero può trovare applicazione e fare la differenza in molteplici settori: asfalti stradali, impiantistica sportiva, benessere animale, edilizia, impieghi industriali, arredo urbano, sino alle nuove opportunità per il recupero di materia attraverso il riciclo chimico, dando un contributo concreto agli investimenti nella filiera della green economy.

Risultati ma anche progetti per il futuro. A Rimini, infatti, Ecopneus presenta lo stato dell’arte e le prospettive del settore nel convegno dal titolo “Presente e futuro del riciclo degli Pneumatici Fuori Uso” previsto per il 9 novembre dalle 10.30 alle 12.30 presso la Sala Acero, nel padiglione A6, focalizzato sui risultati e nuovi progetti e gli scenari futuri del riciclo come le innovative barriere di sicurezza stradale a tutela dei motociclisti, sviluppate da Anas con la gomma riciclata da PFU proveniente dalla filiera Ecopneus. Durante il convegno sarà inoltre presentato RUBWAY, laboratorio virtuale di conoscenza, innovazione e collaborazione per l’impiego della gomma riciclata da PFU, nell’ambito del design e dell’architettura, sviluppato da Ecopneus in collaborazione con MATREC.

“Siamo davvero orgogliosi di essere anche quest’anno ad Ecomondo, un appuntamento di assoluto rilievo con cui condividiamo lo stesso impegno per un futuro più sostenibile – ha dichiarato il Direttore Generale di Ecopneus Federico Dossena – Da sempre Ecopneus dedica grande attenzione e investe risorse in ricerca ed innovazione lavorando al fianco di una rete di partner specializzati e autorevoli, che spaziano dalle aziende di settore alle Università, dalle Istituzioni agli Enti di ricerca per rafforzare i diversi settori di applicazione della gomma riciclata e creare nuove opportunità di impiego. Il grande lavoro in Ricerca&Sviluppo che svolgiamo ha come obiettivo quello di consolidare la conoscenza scientifica sui diversi possibili campi di impiego della gomma riciclata, sia nei settori già maturi sia in altri dal forte potenziale di crescita futura”

Nel 2021 Ecopneus ha raccolto complessivamente oltre 200mila ton di PFU presso oltre 20mila gommisti in tutta Italia, superando del 20% il target di legge. Anche nel 2021 Ecopneus ha sostenuto intensamente il mercato delle applicazioni della gomma riciclata, stimolando e incentivando il miglioramento continuo dei processi e dei prodotti del trattamento. Nel 2021 Ecopneus ha destinato oltre 2 milioni di euro in progetti di R&D per favorire lo sviluppo del mercato delle applicazioni della gomma riciclata, in termini di qualità dei materiali e di ampliamento dei settori applicativi

Grazie all’attività di recupero e riciclo di Ecopneus solo nel 2021 è stata evitata l’emissione di 310mila tonnellate di CO2 equivalenti (un quantitativo pari a quelle di 185 mila autovetture che percorrono 10.000 km in un anno), un consumo di acqua di quasi 1,23 milioni di m3 (la quantità di acqua necessaria per riempire 495 piscine olimpioniche) e un prelievo di materie prime di 282 mila tonnellate ( quantità pari al peso di 575 treni Frecciarossa 1000 composti di otto carrozze più locomotore). Benefici a cui si aggiunge il risparmio per il Paese legato alla riduzione delle importazioni di materiale vergine che complessivamente si attesta a circa 79 milioni di euro.