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Grazie al progetto è stato testato l’impiego di uno specifico polverino di gomma riciclata da PFU, modificato, che migliora la compatibilità del polverino con il bitume

L’impiego del polverino di gomma riciclata dai PFU-Pneumatici Fuori Uso permette di realizzare asfalti dalle prestazioni meccaniche migliori rispetto ai bitumi convenzionali, rappresentando una soluzione vincente, innovativa e ambientalmente sostenibile. E’ con queste premesse che parte il progetto Rubberap condotto dal Laboratorio di strade, ferrovie e aeroporti del Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Palermo, in collaborazione con Ecopneus e che vede come partners l’Universitè Gustave Eiffel, l’azienda trapanese Smacom Srl e la start-up innovativa Rub-Lab srl  e la DS Asfalti srl.

Oggi a Santa Ninfa (TP), nel trapanese, si è tenuto il primo test sul campo della ricerca nel quale sono state effettuate delle stese di prova per verificare l’assenza di limitazioni operative durante le fasi di miscelazione, stesa e compattazione. Operai, imprenditori e tecnici di alcuni comuni della Provincia, hanno constatato come la lavorabilità, l’emissione di fumi e la pulizia dei macchinari risultano addirittura migliorate rispetto agli asfalti convenzionali.

Grazie al progetto è stato testato l’impiego di uno specifico polverino ingegnerizzato di gomma riciclata da PFU sviluppato negli Stati Uniti che migliora la compatibilità del polverino con il bitume. La tecnologia utilizzata non necessita di alcun adattamento degli impianti di asfalto, ne di macchinari specifici per la stesa e compattazione. L’adattamento tecnologico alle miscele italiane e’ attualmente curato dai laboratori di Strade Ferrovie e Aeroporti del Dipartimento di Ingegneria di UNIPA all’interno del progetto RUBBERAP col supporto di Ecopneus.

Un nuovo impulso ad una tecnologia che si sta diffondendo sempre più che oggi in Italia è già possibile trovare su circa 600 km di strade, rappresentando una scelta lungimirante e vantaggiosa che consente di ottenere strade che durano di più, “silenziose” e sostenibili.

Gli asfalti modificati con gomma riciclata rappresentano infatti ad oggi una tra le soluzioni più interessanti per le Pubbliche Amministrazioni e gli Enti gestori del patrimonio stradale italiano in quanto permette di investire al meglio le risorse economiche per le infrastrutture stradali, riducendo al contempo i disagi per gli utenti, l’impatto ambientale dell’attività di costruzione e i costi riferiti alla manutenzione delle strade. Diversi sono, infatti, i vantaggi legati al loro utilizzo: riduzione fino a 5 dB del rumore generato dal passaggio dei veicoli e una durata fino a 3 volte quella degli asfalti convenzionali, in virtù della maggiore resistenza all’usura e alla formazione di crepe e buche; aspetto che consente anche un conseguente contenimento dei costi di manutenzione nel medio-lungo periodo.