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Stato dopo Stato, l’adozione, degli asfalti gommati è lenta ma costante.

La velocità del processo in atto può essere inferiore a quella desiderata dai riciclatori di PFU, ma in numerosi Stati (Americani- N.d.T.) l’impiego del polverino di gomma negli asfalti è stato inserito nei capitolati stradali ed ha guadagnato continui consensi.

All’interno di una sessione dedicata alla gomma del Convegno Annuale 2010 dell’ISRI (Institute of Scrap Recycling Industries Inc.), i ricercatori di due Stati ed un funzionario della Provincia dell’Ontario, hanno descritto la cronistoria  dell’impiego dei polverini di gomma negli asfalti, ciascuno nella propria area di provenienza.

Secondo Louay Mohammad della Louisiana State University (LSU), Baton Rouge, è stato necessario più di un decennio di ricerche, sperimentazioni e di giurisprudenza, ma recentemente il mercato degli asfalti gommati è fiorito anche nello stato del Louisiana.

Mohammad ha detto che la LSU è stata coinvolta nelle sperimentazioni dopo l’adozione di un’imposta federale sul trasporto del 1991 che imponeva il riciclaggio. Le sperimentazioni si sono protratte per tutti gli anni ’90 e nella prima decade del nuovo millennio: nel 2007 il Dipartimento dei Trasporti dello Stato del Louisiana (LaDOT) ha approvato le voci di capitolato per i progetti statali.

Mohammad ha aggiunto che nell’estate 2008, il prezzo del petrolio è andato alle stelle e il legante bituminoso è di conseguenza diventato costoso e difficile da reperire.

“Abbiamo offerto un’alternativa- la possibilità di utilizzare il polverino di gomma,” ha commentato.

 Nell’ottobre 2008 un appaltatore si è fatto avanti per utilizzare 15.000 ton di asfalto gommato con l’intento di provvedere al completamento dei lavori commissionati; da allora è stato registrato un impulso positivo allo sviluppo.

“Indovinate un po’? Il successo genera successo” sostiene Mohammad. Attualmente esiste una domanda per circa 250.000 ton di asfalto gommato su cinque progetti in corso in Luisiana. Mohammad spiega che i benefici economici sono diventati evidenti “e il fatto che il nostro Stato lo stia utilizzando ne è la riprova”.

Mohammad ha esortato i partecipanti ad effettuare prove sul campo e sperimentazioni con pazienza e caparbietà, ed avere pronte all’uso le specifiche e i capitolati per gli asfalti gommati.  “Avevamo i dati pronti da presentare al momento opportuno” ha ribadito.

Nel Grey County, Ontario, Gary Shaw del Dipartimento dei Trasporti e di Pubblica Sicurezza, ha promosso l’impiego di asfalti gommati anche quale deterrente alla messa in discarica e messa in riserva di grandi quantitativi di PFU.

Shaw ha dichiarato che le azioni di lobbying e le continue sperimentazioni hanno lavorato congiuntamente per alleviare i timori dei funzionari della contea e dei contraenti, i quali hanno successivamente accertato che l’asfalto gommato fornisce vantaggi nelle prestazioni quali la resistenza alla fessurazione e all’ossidazione.  In South Carolina, Serji Amirkhanian della Clemson University ha lavorato per due decadi allo studio e alla qualificazione degli asfalti gommati, aiutando di conseguenza i riciclatori del suo stato.

La sperimentazione ha dimostrato che gli asfalti gommati hanno una maggiore durabilità rispetto agli asfalti convenzionali, in parte a causa della maggiore resistenza ai processi di fessurazione e di ormaiamento.

Anche quando il processo prevede un investimento iniziale maggiore, il costo ripartito sul ciclo di vita dei materiali dimostra un evidente risparmio in termini economici, ha detto Amirkhanian.

A precedere la sessione dedicata alla gomma, Jerry Swensen della Auburndale Tire Recycling (Wisconsin) è stato premiato con un riconoscimento per i “Servizi all’Industria”.  Swenson ha apprezzato il riconoscimento che è giunto inaspettato, ed ha dichiarato di aver investito 20 anni della propria vita nel riciclaggio dei PFU “perchè ci credo”.

Il convegno annuale 2010 dell’ISRI si è svolto a San Diego dal 4 al 8 di Maggio.

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Fonte: Recycling Today Media Group, www.recyclingtoday.com