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di Michele Gubert

33.000 chilogrammi di polverino di gomma di pneumatici arrivati a fine vita sono stati trasformati in oltre 14 chilometri di strada in asfalto con gomma riciclata per ridurre il rumore delle macchine in transito. Procede così il progetto “Asfalto Silenzioso Trentino”, un percorso di sviluppo per l’utilizzo del polverino di gomma da Pneumatici Fuori Uso, partito nel 2012 e realizzato in alcuni Comuni della provincia autonoma di Trento.

Grazie al supporto di Ecopneus, alla provincia autonoma di Trento e all’adesione di diversi enti come il Consorzio dei Comuni Trentini, il Consorzio Estrattivo Trentino (CET) con il laboratorio CET Servizi, il progetto è partito nella Valle di Primiero, un territorio del Trentino all’interno del patrimonio Unesco per le Dolomiti. Negli anni, poi, ha coinvolto i comuni di Transacqua (2013) ed Imer (2014) per riasfaltare alcuni tratti di strada con l’utilizzo di diversi tipi di asfalti gommati. Al termine della realizzazione, ogni sei mesi sono stati effettuati monitoraggi acustici di controllo sulle performance del manto stradale con risultati evidenti rispetto ai sistemi tradizionali: maggiore durata degli asfalti e riduzione dell’inquinamento acustico circostante. Nel comune di Imer, sono state anche monitorate le emissioni in fase di stesa, consentendo di determinare una consistente riduzione degli idrocarburi (IPA) nei fumi del bitume, dovuta all’azione combinata di polverino ed additivi per asfalti “tiepidi”.

Oltre a questi risultati – in linea con altre attività che Ecopneus ha contribuito a diffondere in altre regioni d’Italia – i tratti “dimostrativi” sono serviti per coinvolgere gli organi amministrativi della provincia di Trento e portare all’attenzione dei cittadini il tema della compensazione ambientale tra PFU prodotti ogni anno e quelli recuperati come materia prima seconda in applicazioni concrete. Un’esperienza che, alla fine dello scorso anno, ha addirittura determinato l’approvazione di un indirizzo legislativo per la formalizzazione dell’impegno pubblico nell’utilizzo degli asfalti modificati con polverino di gomma da PFU, avvenuto grazie all’impegno di Marino Simoni, consigliere provinciale della Provincia autonoma di Trento. “Vista l’esperienza ormai consolidata e i risultati ottenuti sull’utilizzo degli asfalti in gomma riciclata, vogliamo incentivare una modalità di integrazione del polverino di gomma da PFU con un criterio ambientale minimo- ha dichiarato Simoni – . Se in Trentino, ogni anno, si producono 6.000 tonnellate di PFU, il criterio è quello di utilizzarli ogni qualvolta Comuni e provincia chiedono di asfaltare nuove strade. Dovremmo preoccuparci di come aggiornare la normativa in tal senso ed anticipare quello che comunque l’Europa ci sta già chiedendo in tema di miglioramento ambientale. Territori a forte vocazione turistica come il Trentino possono sicuramente fare da apripista nazionale in tal senso”.

Il percorso per strade più sostenibili sarà proprio questo. Trovare soluzioni win-win tra amministrazione pubblica e la filiera locale. Il beneficio non sarà solo ambientale ma di riflesso anche economico e soprattutto sociale.