L’esposizione prolungata al rumore prodotto dal traffico provoca malessere e problemi fisici, con un aumento significativo della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca nei soggetti maggiormente esposti. A confermarlo di recente uno studio pubblicato sull’European Heart Journal secondo cui risulta che l’esposizione a livelli di rumorosità superiori di 10 decibel rispetto ai limiti fissati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità aumenta il rischio di ictus dal 14% al 27%. A questo si aggiungono tutti gli effetti di disturbo uditivo ed extra-uditivo tipici delle aree  dove il clima acustico è fortemente influenzato dalla presenza di strade con alti volumi di traffico veicolare.

Tra le soluzioni di mitigazione e risanamento in ambito urbano ed extra-urbano, le pavimentazioni stradali a bassa rumorosità sono certamente quelle meno invasive e più integrate.

Lo studio dei conglomerati bituminosi e dell’interazione pneumatico-strada ha permesso negli ultimi anni l’identificazione delle miscele che meglio soddisfano le esigenze dei progettisti coinvolti nella mitigazione del rumore da traffico, senza trascurare gli standard di sicurezza e di durabilità dei materiali utilizzati. I “rubberized asphalts”, ossia conglomerati bituminosi modificati con polverino di gomma riciclata sono noti da oltre quarant’anni, ma solo recentemente anche in Italia hanno attirato l’attenzione dei progettisti di infrastrutture stradali, proprio grazie alla loro minore rumorosità rispetto ad altri materiali convenzionali.

Per conoscerli meglio, Ecopneus in collaborazione con la società di progettazione e consulenza, specializzata in ingegneria ambientale e sicurezza, Vie En.Ro.Se ha realizzato il volume “Prestazioni acustiche degli asfalti a bassa rumorosità in scenari urbani” che comprende esperienze di studio e di misura, svolte negli ultimi anni in Italia da vari. La raccolta organica di dati e informazioni importanti è finalizzata a spiegare meglio le caratteristiche delle pavimentazioni a bassa rumorosità di tipo Asphalt Rubber Open-graded (semi–aperte) e Gap-graded (semi–chiuse), fornendo indicazioni per il loro impiego nei diversi scenari. Il progetto è stato sviluppato in collaborazione con le Amministrazioni comunali di Firenze, Livorno, Pistoia, Borgo San Lorenzo, Carpi, Limite sull’Arno, Massa e Cozzile, che per la pavimentazione di alcune strade hanno scelto Asphalt Rubber come soluzione per la riduzione dell’inquinamento acustico da traffico stradale e effettuato, direttamente, le rilevazioni fonometriche in scenari di viabilità, appositamente selezionati nei Comuni. Per ciascuno dei siti esaminati, la metodologia di verifica ha previsto di effettuare una campagna completa di misurazioni fonometriche nelle postazioni previste dalle norme legislative e tecniche, proseguendo poi con la aggregazione e post–elaborazione dei dati misurati in riferimento alle metodologie proposte dalle norme fino al confronto tra i dati misurati e quelli ante–operam misurati direttamente. Subito dopo, sono stati messi a paragone quanto ricavato dalla letteratura e dall’esperienza diretta dello studio in merito ad altre soluzioni di pavimentazione. Infine sono stati effettuati una serie di confronti interni fra i dati raccolti ed integrati legati alle diversità di scenario e ai diversi sistemi e composizioni degli asfalti, quanto misurato negli scenari con pavimentazione in Asphalt Rubber (Open-graded e Gap-graded) con scenari analoghi e pavimentazioni tradizionali coeve.

Tra i risultati significativi emersi dall’indagine, ci sono le attenuazioni medie delle pavimentazioni in Asphalt Rubber superiori a 3 decibel rispetto alla pavimentazione tradizionale. In particolare, è stato confermato come le pavimentazioni AR Open-graded siano più performanti rispetto alle pavimentazioni AR Gap-graded e come le attenuazioni, in generale, risultino superiori in confronti ante-post operam rispetto a quelli su pavimentazioni coeve, sia per le pavimentazioni Open-graded che Gap-graded. Per conoscere tutti i risultati del dossier, è possibile scaricare il volume su: www.ecopneus.it.