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La realizzazione di un’infrastruttura sicura, duratura e sostenibile inizia nella fase di costruzione per proseguire poi nella manutenzione. Questo discorso vale anche per le nuove strade, perchè gli impatti ambientali più pesanti avvengono proprio nella prima fase.

Proprio per questo è necessario è necessario considerare nei criteri di assegnazione degli appalti anche l'impatto ambientale delle opere. Nel campo delle infrastrutture stradali, una scelta ragionevole in questo senso è quella dei conglomerati bituminosi contenenti gomma riciclata da PFU (Rubberized Asphalt Concretes – RAC) che, a partire, dagli anni ‘60 si sono dimostrati tecnologicamente conformi per pavimentazioni in asfalto durevoli, convenienti e silenziose in tutto il mondo.

Nonostante l’uso dei RAC, attualmente, sia ancora poco diffuso in Europa, negli ultimi anni, una normativa nazionale emessa in Spagna e gli alti livelli di inquinamento acustico riscontrati in Italia, hanno favorito il loro utilizzo in entrambi i Paesi, incentivando lo sviluppo delle nuove tecnologie basate sulla gomma. Di questo si è parlato al 1° Congresso europeo sulle infrastrutture stradali in Gran Bretagna, dove Ecopneus, l’Università di Bologna e Signus hanno illustrato una panoramica delle tecniche europee sull'utilizzo di polverino di gomma nelle miscele di asfalto. Nella relazione illustrata nel Congresso sono state presentate nuove tecniche per l'uso di polverino di gomma in miscele bituminose, descrivendo sia l'esperienza spagnola – con le linee guida di progettazione e la produzione di una gamma di bitumi modificati, contenenti polverino di gomma in misura diversa – che l'esperienza italiana in cui è stata progettata una nuova tecnica dry-ibrida che ha dimostrato sul campo di essere in grado di superare i vincoli, tradizionalmente incontrati con la tecnica wet modificata ad alta densità. Entrambe le tecniche descritte hanno mostrato che esistono contenuti e dati sufficienti ad includere gli asfalti di gomma nelle specifiche tecniche nazionali, ma soprattutto che queste nuove tecnologie hanno permesso l'uso di polverino di gomma per migliorare le caratteristiche reologiche degli strati, riducendo l'impatto ambientale durante la costruzione stradale e migliorando le prestazioni acustiche delle superfici delle pavimentazioni.

Scarica la relazione integrale di Ecopneus, l’Universita di Bologna e Signus.