Seleziona una pagina

Ecopneus vincitore del prestigioso Premio Eco and the City – Giovanni Spadolini per l’innovazione con il progetto “Asfalti Silenziosi Trentini”, volto a diffondere la più ampia conoscenza e diffusione possibile dei vantaggi degli asfalti modificati con gomma da riciclo dei PFU.

L’ambìto riconoscimento viene conferito ai progetti che riguardano la valorizzazione dell’immagine nonché delle capacità di
attrazione di un territorio, per le azioni di tutela e salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio, al fine di garantire uno
sviluppo sostenibile e compatibile, sotto il profilo ambientale, coi due settori strategici di sviluppo, cioè agricoltura e
turismo di qualità e accessibile anche ai disabili, senza trascurare le imprese virtuose e innovative. L’iniziativa ha ottenuto fin dalla prima edizione un grande successo, i più importanti patrocini istituzionali, e una grande partecipazione in tutt’Italia.

Ecopneus – società senza scopo di lucro principale responsabile della gestione dei Pneumatici Fuori Uso in Italia (PFU) – ha fatto proprio dell’impegno ed investimento in innovazione e sviluppo delle applicazioni della gomma riciclata un ambito centrale della sua attività. L’asfalto realizzato con gomma da PFU, in questo scenario, rappresenta un’applicazione di ancora scarsa diffusione in Italia ma dai grandi benefici per la qualità dell’ambiente in tema di riduzione del rumore ed impiego di una risorsa preziosa come la gomma da riciclo.

Su questo fronte, il territorio Trentino sta rappresentando un importante laboratorio di sperimentazione per confermare questi benefici, con particolare riferimento alla riduzione del rumore, alla maggiore durata e alla miglior resistenza agli ammaloramenti dovuti al clima rigido invernale. Da questa collaborazione nasce il progetto “Asfalti silenziosi trentini” che ha portato alla realizzazione nel Comune di Transacqua (TN) di un tratto di pavimentazione stradale con gomma da PFU che ha permesso di ridurre la rumorosità da traffico (evitando il ricorso a barriere fisiche, non compatibili con il contesto ambientale e paesaggistico) e dotare il territorio di una strada più sicura e duratura.

In determinati contesti l’utilizzo delle barriere antirumore – soluzioni tradizionalmente adottata, spesso per mancanza finora di valide e concrete soluzioni alternative – non è possibile, ad esempio per i problemi di mascheramento del paesaggio, luminosità della carreggiata o per mancanza di sufficienti vie di fuga in caso di emergenza.

L’ambizione è quella di far diventare questa esperienza in Trentino un modello di collaborazione pubblico-privato e un apripista per gli altri Comuni della Provincia di Trento in primis, nell’utilizzare e testare in prima persona i vantaggi dati dagli asfalti “modificati”.