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La crescita sostenibile dell’industria mondiale passa anche per un approccio più attento agli impatti ambientali dei vari processi produttivi e dei materiali utilizzati. In questo contesto è centrale il ruolo della chimica nel supportare questa transizione attraverso l’analisi e lo studio di come i materiali tradizionali possano essere sostituiti o integrati da elementi a basso o nullo impatto ambientale come ad esempio i materiali derivanti dal riciclo. Da queste premesse nasce la volontà di Ecopneus di essere Gold Sponsor di “Green IUPAC 2016”, il più importante appuntamento mondiale sulla chimica “verde”, che si terrà a Venezia dal prossimo 4 all’8 settembre.

Per raggiungere gli obiettivi Europei di creazione di una “economia circolare” nei singoli Paesi è infatti necessario ripensare l’approvvigionamento delle materie prime orientando sempre più interi mercati e settori industriali verso l’utilizzo di Materie Prime Seconde derivanti dal trattamento dei prodotti giunti a fine vita. Un mutamento ineluttabile, che per alcune commoditites assume connotazioni di particolare rilievo in virtù delle caratteristiche proprie del materiale che lo costituisce: è il caso, ad esempio, dei Pneumatici Fuori Uso (PFU) e della gomma riciclata che si ottiene dal loro trattamento.

La gomma vergine di origine naturale, infatti, si ricava da una particolare pianta che cresce solo in poche e limitate zone del pianeta, mentre la gomma sintetica è un derivato del petrolio: appare dunque evidente l’apporto a livello globale che può dare la gomma riciclata dai PFU in sostituzione delle gomme vergini, sia sotto il profilo economico che ambientale.

In Italia Ecopneus, società senza scopo di lucro responsabile della gestione di circa il 70% delle 350.000 tonnellate di pneumatici che mediamente arrivano a fine vita ogni anno, sta profondendo il massimo impegno per sostenere lo sviluppo di una cultura dell’economia circolare, ricercando nuovi sbocchi per le applicazioni della gomma riciclata e consolidando i mercati esistenti, andando così ben oltre quanto richiesto esplicitamente dalla legge.

La gomma di cui è costituito un pneumatico è infatti una miscela di polimeri di altissima qualità che deve garantire le altissime prestazioni chieste al pneumatico nel corso della sua vita; caratteristiche che restano invariate anche a valle del processo di riciclo e che rendono la gomma riciclata un materiale ampiamente utilizzato in tutto il mondo in settori anche molto diversi tra loro: dai campi da calcio agli asfalti “modificati” silenziosi e duraturi, dagli isolanti acustici alle traversine ferroviarie.

Nel solo 2015 l’Italia ha risparmiato 119 milioni di euro grazie alla sostituzione di materiali vergini con le Materie Prime Seconde da PFU derivanti dalle attività di riciclo della filiera Ecopneus.

Incontri come quello di Venezia, organizzato dallo IUPAC-Unione Internazionale di Chimica Pura e Applicata, vogliono favorire attraverso il dibattito e il confronto aperto tra scienziati e chimici da tutto il mondo, la transizione verso una nuova economia più attenta all’ambiente e agli impatti dei processi produttivi.