Una storia sempre più vicina al lieto fine. Questa la parabola del Comune di Castelletto di Branduzzo, in Provincia di Pavia, condannato per anni a convivere con un mostro da oltre 60.000 tonnellate di Pneumatici Fuori Uso cui nessuno riusciva a porre rimedio, il più grande deposito del genere in Europa. Questo fino allo scorso luglio, quando l’intervento di Ecopneus e la firma di un accordo con il Comune e la Prefettura ha permesso l’inizio delle operazioni di prelievo, totalmente a carico di Ecopneus, di tutti i PFU presenti nell’area: un potenziale disastro ecologico in caso d’incendio capace di mettere a rischio la salute e l’ambiente di un’area vastissima.
Nei 300 giorni passati dalla firma dell’accordo in Prefettura tra il Sindaco di Castelletto di Branduzzo Luciano Villani, il Prefetto Peg Maria Strano e Giovanni Corbetta, Direttore Generale Ecopneus, lo scorso 15 luglio 2013, mediamente ogni giorno 75 tonnellate di Pneumatici Fuori Uso sono state prelevate dal sito, 40 singoli Pneumatici Fuori Uso ogni ora per un totale ad oggi di 22.491 tonnellate. Per avere un termine di paragone, basti pensare che circa 20mila tonnellate sono i PFU raccolti e avviati a recupero da Ecopneus in Lombardia in tutto il 2013.
Le operazioni per il prelievo di tutti i PFU presenti ancora nell’area ex-Ecogomma di Castelletto di Branduzzo si stima continuino fino al 2016.
Ecopneus, società senza scopo di lucro principale responsabile della gestione dei Pneumatici Fuori Uso in Italia, ha messo in campo la propria rete di aziende partner che con 935 viaggi di automezzi ha consentito di rimuovere già oltre 1/3 dei PFU nell’area ed avviarli a corretto recupero. Sono, infatti, ben 13 le aziende partner di Ecopneus coinvolte, tra le aziende di raccolta, trasporto, stoccaggio e le aziende che si sono occupate delle attività di recupero di materia e di energia.
“Il prelievo dei PFU dal sito di Castelletto di Branduzzo si inserisce in una serie di operazioni analoghe dal grande valore ambientale e sociale che abbiamo portato avanti in tutta Italia – ha commentato Giovanni Corbetta di Ecopneus. Parallelamente alla nostra attività quotidiana, dal 2012 ad oggi, grazie agli avanzi economici maturati e grazie a un’oculata gestione finanziaria di tutto il nostro sistema, siamo riusciti ad intervenire in 9 siti “storici” sparsi in tutta Italia prelevando e avviando a recupero oltre 45.000 tonnellate di PFU. Situazioni che le Amministrazioni con le sole loro risorse non sarebbero riuscite ad affrontare, anche se quella di Castelletto di Branduzzo rappresenta per dimensioni la più imponente.”
Una concreta e risolutiva risposta ad un criticità ambientale, infatti, molto sentita dalla comunità Pavese. “La collaborazione avviata con Ecopneus sta portando ai risultati previsti e sperati – ha commentato il Sindaco Villani, allargandosi inoltre anche ad altri interessanti fronti come il coinvolgimento delle scuole elementari e medie del Comune per un progetto di sensibilizzazione delle nuove generazioni sui temi del rispetto dell’ambiente e del corretto recupero dei Pneumatici Fuori Uso”.
Ad Aprile, infatti, alla vigilia del raggiungimento del target di 1/3 dei PFU prelevati, Ecopneus con la collaborazione di Explora-Museo dei Bambini di Roma ha organizzato delle attività ludico-didattiche in alcune classi medie ed elementari del Comune. La sensibilizzazione delle generazioni future è, infatti, un passaggio fondamentale per costruire una solida coscienza ambientale dei cittadini di domani. Ecopneus ha infatti avviato da tempo diverse attività rivolte ai più piccoli in molte zone di Italia, dalla Terra dei Fuochi alla Sicilia, da Roma a Pavia, nella convinzione che proprio da loro possa partire un cambiamento per l’Italia di domani.