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A Nairobi, nei giorni appena trascorsi, ha finalmente visto la luce UNEA (United Nation Environment Assembly) l’Assemblea per l’ambiente delle Nazioni Unite, che segna un importante salto in avanti nel processo di coordinamento internazionale della salvaguardia ambientale.

L’UNEA andrà a integrare ciò che finora è stato fatto dall’UNEP (il programma ambiente delle Nazione Unite) riunendosi ogni due anni a Nairobi con una membership universale e di alto profilo: saranno infatti i ministri dell’ambiente dei 193 Paesi membri dell’ONU, accompagnati dalle rispettive delegazioni, a comporre l’Assemblea.

Ulteriori novità rispetto alla struttura istituzionale precedente sono un maggior coinvolgimento della società civile nel processo decisionale e la garanzia degli stati Membri ad aumentare il volume dei fondi investiti già a partire dal 2014. L’Assemblea avrà poi il compito di monitorare e valutare l’effettivo impegno delle singole Nazioni, nella transizione verso l’economia verde e l’integrazione fra decisioni politiche (in ottica ambientale) e ricerca scientifica. I principali temi nei cui confronti l’UNEA dirigerà la propria opera saranno quindi: cambiamenti climatici, la gestione delle sostanze chimiche, le tecnologie verdi e la green economy.

I primi albori della nuova struttura ONU risalgono già al 2002, ma è a partire dal 2008 che il processo ha subito una brusca accelerazione. Decisivo è stato l’impegno dell’Italia che, insieme a Kenya e Finlandia, ha presieduto la consultazione ministeriale ponendo le basi per il raggiungimento dell’accordo“La decisione dell’UNEP di istituire l’UNEA – commenta così il Ministro dell’Ambiente Clini è un segnale importante di riforma della governance internazionale, per una gestione più efficace e più efficiente delle politiche ambientali. Si dà così piena attuazione alla Conferenza di Rio+20, a conclusione della quale gli Stati si erano impegnati a rafforzare il ruolo dell’UNEP come autorità ambientale principale, con l’obiettivo di definire l’agenda globale per l’ambiente e di promuovere una realizzazione coerente”.

 

FONTE: www.unep.org