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Una fotografia per dimostrare che la Terra dei fuochi non è solo luogo di roghi e disastri ambientali ma soprattutto di bellezze naturali e patrimoni artistici. E’ stato questo l’obiettivo dei due concorsi fotografici che hanno chiesto rispettivamente ai cittadini e alle scuole del territorio di scattare foto nel proprio territorio, mettendo in palio interventi di riqualificazione con la gomma da riciclo dei Pneumatici Fuori Uso-PFU.

A vincere il contest fotografico rivolto ai cittadini è stato Vincenzo Borzacchiello con una fotografia raffigurante gli aironi all’interno dell’Oasi dei Variconi, alla foce del fiume Volturno. Grazie alla sua fotografia il Comune di Sant’Antimo riceverà in dono la riqualificazione di un’area giochi per bambini nella Villetta Cavour di via Roma. Il concorso rivolto alle scuole  “Terra dei fuochi, terra di bellezza”, realizzato in collaborazione con Legambiente, è stato vinto invece l’I.C. 88° Eduardo De Filippo di Napoli che riceverà in dono il rifacimento del proprio impianto sportivo scolastico. Alla seconda e terza classificata, l’I.C. Giovanni XXIII – Aliotta di Napoli e l’I.C. M. Beneventano di Ottaviano (NA), andranno pavimentazioni, panchine e arredi, realizzati sempre con la gomma da riciclo.

Ma le foto partecipanti sono state tantissime: oltre 350 quelle per il concorso rivolto invece alle scuole, che hanno ricevuto complessivamente quasi 7.000 voti attraverso il sito www.ioscelgolastradagiusta.it e oltre 100 le fotografie arrivate per il contest fotografico rivolto ai cittadini “RiScatta la Terra dei fuochi”.

L’attività di informazione e sensibilizzazione rientra nel “Protocollo per il prelievo dei Pneumatici Fuori Uso abbandonati nella Terra dei fuochi”, firmato da Ministero dell’Ambiente, Incaricato del Governo per i roghi di rifiuti in Campania, Prefetture e Comuni di Napoli e Caserta ed Ecopneus. Dal 2013 ad oggi il Protocollo ha già permesso di rimuovere dalle strade di oltre 20 Comuni della Terra dei fuochi l’equivalente in peso di circa 1.000.000 di pneumatici da autovettura, scongiurando ogni rischio che venissero incendiati e trasformandoli invece in gomma riciclata per tante applicazioni nello sport, nell’edilizia, nelle infrastrutture, come energia e molto altro ancora.

“Grazie al Protocollo siamo potuti intervenire finora in 24 Comuni diversi tra le Province di Napoli e Caserta, dimostrando che è possibile intervenire fattivamente sulle emergenze ambientali del territorio” ha dichiarato Giovanni Corbetta, Direttore Generale di Ecopneus. “L’augurio è che gli incoraggianti risultati fin qui ottenuti possano contribuire a sensibilizzare la cittadinanza e ad arginare gli abbandoni di pneumatici. Anche per questo speriamo che sempre più Comuni aderiscano al Protocollo, per poter usufruire senza alcun costo degli interventi di rimozione dei pneumatici abbandonati sul proprio territorio”.

La scelta di accompagnare le attività di prelievo con uno sforzo di informazione e sensibilizzazione si lega all’obiettivo di intervenire con un recupero immediato, ma anche costruire risultati duraturi, che possano aiutare anche le giovani generazioni a maturare scelte responsabili e di legalità per il loro futuro.