La politica europea a favore della riduzione delle emissioni inquinanti si arricchisce di un nuovo capitolo. Il 6 maggio, infatti, circa cinquecento sindaci di altrettante città europee si sono impegnati formalmente a ridurre le emissioni di CO2 del 20% entro il 2020. Il pronunciamento ufficiale è avvenuto a Bruxelles alla presenza del Presidente della Commissione Europea Josè Manuel Barroso e del Presidente di turno dell’Ue Josè Luis Zapatero. Questo accordo fa seguito ad un “patto” già stipulato un anno fa dai sindaci, che in questa occasione hanno deciso di mettere sulla carta i loro propositi ambientali.
Così ha commentato la notizia il commissario Ue all’energia Gunther Oettinger: “La convenzione dei sindaci è un elemento essenziale della politica dell'Unione europea a favore dell'energia sostenibile”. Durante la presentazione dell’iniziativa, il commissario Oettinger, ha anche aggiunto che “le regioni e le città sono la dimostrazione che la lotta contro il cambiamento climatico è una delle migliori strategie di rilancio economico. Gli investimenti in azioni volte a ridurre le emissioni di C02 e ad accrescere l'efficacia energetica creano posti di lavoro che per la loro natura non possono essere delocalizzati”.
Nell’accordo stipulato dai sindaci non vi sono solamente gli obiettivi che intendono raggiungere, ma anche le strategie che intendono adottare per arrivare al traguardo del -20%: puntare sulle rinnovabili piuttosto che sull’edilizia pubblica verde; puntare sulla mobilità piuttosto che sull’uso dei rifiuti per produrre energia.
Questo accordo, ci tiene a sottolineare la Commissione, è di fondamentale importanza per la politica ambientale europea nel suo complesso. Più della metà delle emissioni sono prodotte nelle aree urbane, dove risiedono più dell’80% della popolazione europea e dove si consuma l’80% dell’energia prodotta.
Fonte: Ansa