La dispersione delle polveri costituisce un serio problema per la salute di cavalli e cavalieri e di tutto il personale addetto alle attività equestri. I cristalli di silicio presenti nella sabbia possono, infatti, dare luogo a patologie respiratorie croniche, le silicosi, che sono state descritte sia nell’uomo che nel cavallo. Gli innovativi campi di lavoro equestri realizzati interamente in granuli di gomma riciclata da Pneumatici Fuori Uso, rappresentano una soluzione.

 Proprio per testare la minor incidenza di patologie respiratorie grazie a superfici in gomma riciclata, UISP ed Ecopneus hanno promosso lo studio “Valutazione dello stato sanitario delle vie aeree in cavalli da scuola e dell’esposizione a polveri nei maneggi: confronto tra campi in sabbia e campi in PFU”.

Lo studio ha evidenziato la capacità dei campi in gomma riciclata di ridurre notevolmente la polverosità rispetto ai campi misti (sabbia e granulo di gomma) e a quelli interamente in sabbia.

I cavalli sono stati osservati durante il lavoro per registrare il numero di animali che presentava colpi di tosse, che pur non essendo segno di una patologia è comunque indicazione di uno stato irritativo delle prime vie aeree: durante il lavoro, due cavalli su tre hanno mostrato tosse lavorando sul campo in sabbia, uno su tre sul campo misto, ma nessun cavallo ha tossito su quello in PFU.

 Quelli presentati a FieraCavalli sono i primi risultati di uno studio più ampio. Nei prossimi mesi l’equipe dei ricercatori dell’Università di Perugia sarà impegnata a misurare la diminuzione delle lesioni ad articolazioni, tendini e piedi nell’animale grazie all’uso di queste superfici ad alto comfort.