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Dal 3 al 7 maggio, Ecopneus è presente ad Asphaltica per esplorare il ruolo italiano nell’impiego di gomma riciclata da PFU negli asfalti.

È in corso la nuova edizione di Asphaltica, la fiera di Verona dedicata alla presentazione delle ultime tecnologie in ambito di pavimentazioni stradali e infrastrutture viarie sostenibili, aperta al pubblico fino al 7 maggio.

Anche quest’anno Ecopneus dedica la sua presenza alla promozione degli asfalti modificati con l’utilizzo del polverino di gomma SBR nelle pavimentazioni stradali. Gli studi e la ricerca scientifica condotta da Ecopneus verranno presentati domani 5 maggio presso la Sala A della fiera in occasione del workshop “Italia hub di ricerca e innovazione nell’impiego della gomma riciclata negli asfalti”.

L’incontro sarà l’occasione per esplorare il ruolo dell’Italia nella ricerca sugli asfalti modificati con polverino di gomma riciclata, da sempre fonte di interessanti studi sugli aspetti tecnici, le case history, le formulazioni e le prestazioni delle diverse tipologie e tecnologie di realizzazione. Verranno, inoltre, esaminati i recenti studi sulla riciclabilità del fresato d’asfalto modificato e i diversi progetti portati avanti negli ultimi anni da Ecopneus, come la possibilità di impiego del bitume modificato per ridurre il rumore da traffico stradale e le vibrazioni prodotte dal passaggio dei tram, studiata dal progetto Sneak.

“Ecopneus torna quest’anno ad Asphaltica nel ruolo di protagonista e promotore dell’impiego di polverino di gomma da PFU tra tutti i soggetti della filiera italiana, con l’obiettivo di valorizzare i suoi innumerevoli vantaggi per Pubbliche Amministrazioni, Enti gestori e utenti. Gli asfalti modificati con gomma riciclata rappresentano, infatti, una soluzione tecnologica e ambientale all’avanguardia che apporta benefici concreti e diretti al patrimonio stradale del nostro Paese” ha dichiarato Federico Dossena, Direttore Generale di Ecopneus.

Aggiunto al bitume o al conglomerato bituminoso, il polverino di gomma ne modifica, infatti, le proprietà fisiche migliorando notevolmente le prestazioni complessive della pavimentazione stradale e apportando numerosi benefici, tra cui la riduzione della rumorosità, un’eccezionale resistenza all’invecchiamento fino a tre volte superiori rispetto ad un asfalto tradizionale, una minor formazione di fessurazioni e deformazioni permanenti, che garantisce il mantenimento nel tempo delle caratteristiche iniziali.
Caratteristiche che generano un impatto positivo diretto sull’ambiente, con minori prelievi di materie prime vergini ed emissioni di CO2, sull’economia nazionale e locale, grazie alla minor frequenza di interventi di manutenzione nel medio-lungo periodo, di inconvenienti derivanti dai cantieri stradali e i relativi costi per le Pubbliche Amministrazioni e gli Enti gestori del patrimonio stradale italiano, oltre che sulla sicurezza degli utenti, attraverso una migliore aderenza e visibilità e il drenaggio
dell’acqua.

Tutti gli studi e la ricerca scientifica promossa da Ecopneus è disponibile sul sito e  scaricabili e fruibili all’interno dello stand Ecopneus (Pad. 11 R90 – Stand F5) grazie alla presenza di un QR code contenente più di 200 articoli, case histories e dossier di approfondimento riguardanti le prestazioni delle diverse tipologie di asfalti modificati.

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