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Dal 5 Aprile a Palazzo Ducale sarà in scena la mostra "Rifiuto/Riciclo: differenziare perché", che, per la prima volta in Toscana, vuole focalizzare l’attenzione sulla necessità di raccogliere e smaltire i rifiuti in modo differenziato per assicurare i processi di recupero e ri-produzione corretti, in modo tale da poter chiudere il “ciclo del riciclo".

"La Provincia di Lucca – spiega l’assessore alle Politiche ambientali, Maura Cavallaro – in questi anni ha intrapreso un percorso per valorizzare l’intero ciclo dei rifiuti. Dopo aver realizzato progetti didattici per le scuole su questo tema e dopo aver portato avanti un’efficace politica di promozione della raccolta differenziata che ha fatto attestare la provincia di Lucca prima in Toscana in tale ambito, adesso chiudiamo questo ciclo virtuoso con un’iniziativa che mette in mostra cosa possono diventare i rifiuti, una volta riciclati. Imprese, enti e cittadini potranno, così, rendersi conto che il riciclo e il riuso hanno una forte importanza a livello ambientale e possono anche rappresentare un’opportunità di lavoro per molti giovani".

In mostra vi saranno prototipi della 'seconda vita' dei rifiuti più comuni. Si scoprirà, quindi, come sono le sedie nate dall’alluminio riciclato o dalla plastica riusata. E ancora: termosifoni fatti di "ex lattine"; padelle ricavate dall’alluminio usato; mobili in legno riciclato. Ma se ci si domanda che fine fanno i pneumatici una volta tolti dalla nostra auto, qua troviamo la risposta: diventano suole per scarpe o asfalto. Altri tipi di suole, invece, si ricavano dai fili elettrici, che danno vita anche a tappetini per auto. Mentre la plastica riciclata può essere usata per fare le scocche dell’aspirapolvere. E il vetro delle lampadine a risparmio energetico che fine fa? Semplice, diventa piastrelle, così come il vetro del monitor delle tv a tubo catodico. Non va persa nemmeno la plastica di ultimo scarto che si trasforma in scopa, ma anche in vaso, in alzapolvere e in scopino per il bagno.

Partecipano alla mostra:

Consorzi – Co.Re.Ve. (Consorzio Recupero Vetro); Cial (Consorzio imballaggi alluminio); Corepla (Consorzio nazionale per la raccolta, recupero e riciclaggio degli imballaggi in plastica); Rilegno (Consorzio nazionale per la raccolta, recupero e riciclaggio degli imballaggi di legno); Consorzio pannello ecologico; Consorzio obbligatorio degli oli usati (Coou); Anco (Associazione nazionale concessionari consorzi); Consorzio nazionale acciaio; Remedia (Sistema collettivo raccolta e trattamento di rifiuti di apparecchiature elettriche, elettroniche, rifiuti di pile ed accumulatori); Consorzio ecor’it (Sistema collettivo raccolta e trattamento di rifiuti di apparecchiature elettriche, elettroniche, rifiuti di pile ed accumulatori); Unirigom (Associazione imprese recupero gomma); Ecopneus scpa (Società consortile per il rintracciamento, raccolta, trattamento e destinazione finale dei pneumatici fuori uso pfu); Comieco (consorzio nazionale recupero e riciclo imballaggi a base cellulosica).

Aziende– Asphalt rubber italia srl; Bagigi srl; Bialetti industrie spa; Cir Ambientecir edilacustica; Electrolux italia spa; Evostone srl; Fabbrica pinze schio srl; Fiat Group automobilies – Ed–Elv; Fonpresmetal Gap spa; global di Fardelli O. & c. Srl; Joint srl; Montello spa; Plastecnic spa; Polis manifatture ceramiche spa; Trend group spa; Utilplastic srl; Verallia – Saint Gobain Vetri spa; Viniloop Ferrara spa; Viscolube spa; Wiva group spa.